Già da anni la definizione di O.N.G. -N.G.O. (Organizzazione Non Governativa) è associata dalla stampa internazionale solamente alle organizzazioni che si occupano del soccorso e del trasporto di immigrati nei mari internazionali (basta fare una ricerca per immagini con Google digitando ONG). Fino a pochi anni fa, in molti ignoravano questa sigla ed il suo significato e la ribalta del fenomeno migratorio ne ha diffuso il termine, spesso in una immeritata accezione negativa.
Non esprimerò un giudizio sulle associazioni che si occupano di immigrazione se non il profondo rispetto per la loro difficile e pericolosa attività, sempre che questa sia svolta nella legalità e senza alcuna strumentalizzazione, ma il mondo delle ONG è anche altro!
E’ giusto sapere che sono Organizzazioni Non Governative, “Save the Children”, “Medici Senza Frontiere”, “Emergency”, il Comitato Italiano per l’UNICEF, la “Croce Rossa-Mezzaluna Internazionale”, “Amnesty International”, il “WWF”, “Greenpeace” la “Comunità di Sant’Egidio”, la “Caritas”, “Legambiente”, l’IPSIA, e questo solo per citarne alcune.
Anche la nostra organizzazione madre, la “Lazarus Union” è una ONG riconosciuta dall’ONU con Status Consultivo Generale presso l'ECOSOC (Consiglio Economico e Sociale), motivo per il quale ho sentito l’esigenza di fare un po’ di chiarezza.
Nel presentare il nostro ente citando l’Organizzazione Non Governativa, sono passato dalle “espressioni interrogative” e incuriosite degli interlocutori di qualche anno fa alle battute tipo “siete quelli dei barconi…?”. Questo è purtroppo il risultato di una comunicazione errata e forse un po’ maliziosa della stampa che si radica nel tessuto nozionistico di molte persone, generando un’idea profondamente distorta della realtà.
A questo merito, vorrei riportare un estratto dal magazine “Rete del Dono” che forse meglio di altri spiega nel dettaglio il mondo delle ONG:
“Le organizzazioni non governative (ONG) sono organizzazioni private senza scopo di lucro che realizzano iniziative a carattere umanitario e di cooperazione allo sviluppo. L’elemento che le contraddistingue è l’assoluta indipendenza dagli Stati e dalle organizzazioni governative internazionali. Riconosciute ufficialmente dal ministero degli Esteri, talvolta possono essere accreditate presso organismi internazionali come il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite o l’Unione Europea. Il termine Organizzazione Non Governativa è stato citato per la prima dall’ONU. L’articolo 71 della Carta costituzionale delle Nazioni Unite prevede infatti che il Consiglio economico e sociale possa avvalersi del consulto di “Organizzazioni Non Governative interessate alle questioni che rientrano nella sua competenza”.
Le Organizzazioni Non Governative si chiamano così per sottolineare la loro completa autonomia dai governi. Anche se sono riconosciute ufficialmente e collaborano di frequente con le istituzioni, le ONG non nascono per volere di uno Stato. Ciononostante, esse svolgono un ruolo centrale nella società civile, per la tutela dei diritti umani e l’attuazione di politiche con una ricaduta positiva per il benessere collettivo. In Italia, sono regolate dalla legge 49/1987 che ne definisce un duplice scopo:
advocacy – difesa dei diritti umani fondamentali e denuncia della loro violazione policy making – progresso della pace e della crescita economica e sociale nei Paesi in via di sviluppo.
Possiamo inoltre identificare tre elementi distintivi che caratterizzano le Organizzazioni Non Governative:
uno scopo specifico che orienta ogni loro azione l’elemento personale, ovvero la presenza di uno o più soggetti che ne rappresentano concretamente e per storia personale la vocazione la forte motivazione e identificazione con la causa delle persone che ne fanno parte e che lavorano per esse.
Il termine Organizzazione Non Governativa (ONG) racchiude al suo interno una molteplicità di realtà dalla vocazione universale, ma con caratteristiche e scopi anche molto differenti. Le ONG possono essere enti benefici, portare avanti specifici interessi religiosi o politici, lottare per determinati obiettivi sociali, ambientali, culturali. Anche le forme giuridiche che possono assumere sono più di una, con differenze sostanziali a seconda del Paese di appartenenza. Uno degli obiettivi primari delle ONG è la cooperazione internazionale. Con il loro intervento di rilevanza internazionale, le ONG lavorano per migliorare il potenziale di sviluppo delle aree in cui operano. Ciò significa non tanto, o non solamente, intervenire sui “sintomi”, per tamponare condizioni d’emergenza e contingenti che impediscono alle persone di vivere in una condizione di benessere.
Ma agire affinché le comunità, le popolazioni, gli Stati siano in grado di crescere e svilupparsi, migliorando nel tempo il benessere collettivo in modo sempre più autonomo. Questo principio comporta un lavoro meticoloso sulle relazioni, sul capitale umano e sociale dei territori, con l’obiettivo di generare competenze e fiducia. Al contempo è imprescindibile il ruolo delle ONG nell’attuazione e nello sviluppo dei processi di pace. Il principio cardine che le guida è che la guerra rappresenta un momento transitorio, ma la pace, pur essendo sempre possibile, va costruita, perché non è una condizione spontanea né tantomeno scontata. Anche in questo caso occorre agire sulle istituzioni, affinché acquisiscano gli strumenti e le risorse per stabilire e implementare situazioni di pace”.
> Germano Assumma
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